Il 1985 è una data importante per un piccolo arcipelago al largo di Okayama, formato dalle isole di Naoshima, Teshima e Inujima.
In quell’anno Tetsuhiko Fukutake, imprenditore e mecenate giapponese, dava concretamente inizio a un progetto culturale che ne avrebbe completamente mutato il destino, trasformandole in uno dei più spettacolari esperimenti di contaminazione fra arte, natura e paesaggio.
In un quarto di secolo, partendo da una sorta di campeggio per ragazzi, le tre isole sono diventate un centro per la ricerca del benessere fondato sulla contemplazione e la fruizione di opere d’arte moderna e contemporanea, ospitate all’aria aperta e in diverse strutture ricettive e museali, parte delle quali progettate dall’architetto giapponese Tadao Ando.