1.
Quali sono le tappe fondamentali del tuo percorso artistico?
Ho sempre voluto fare l’artista, sin da piccolo. Alle superiori ho trascorso un anno all’estero, a Venezia, così, finito il liceo ho deciso di tornare in Italia per proseguire i miei studi. All’inizio volevo fare il pittore, poi, una volta arrivato nuovamente a Venezia per fare l’Accademia di Belle Arti, la mancanza di spazio a disposizione nella stanza che occupavo mi ha posto di fronte al problema di dove avrei potuto dipingere e conservare le tele. Io avrei anche sacrificato lo spazio per le mie opere, ma sarebbe stato difficile convincere il mio coinquilino a sopportare ogni giorno l’odore di acrilico, perciò un giorno ho preso una telecamera e ho preso a realizzare lavori di videoarte. Da lì, passo passo, si può dire che mi sono adeguato alle circostanze, fino ad arrivare a quello che faccio ora, seguendo il principio per cui preferisco lavorare sulle idee, anziché sulle tecniche, nel senso che nel momento in cui si ha un’idea chiara di dove si vuole arrivare, non sono i materiali la cosa più importante. Ora lavoro con le immagini, ma non è detto che in futuro non mi rivolga ad altri materiali.