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Cinque esposizioni di arte contemporanea da non perdere in Giappone nel 2024

Un'eclettico viaggio culturale attraverso il Giappone, seguendo le tracce dei più visionari artisti contemporanei.

by Nanban

Oltre alle consuete mostre che offrono nuove prospettive sull’arte moderna occidentale, da sempre un caposaldo dell’offerta culturale giapponese - quest’anno si segnalano fra le altre spettacolari retrospettive su Matisse al National Art Center, Brancusi al museo Artizon, De Chirico al Tokyo Metropolitan Art Museum e Louise Bourgeois al Mori Art Museum - il 2024 si presenta ricco di esposizioni davvero imperdibili per coloro che si dovessero trovare in Giappone.

Ne abbiamo selezionate cinque, la cui visita costituisce anche un’ideale itinerario da percorrere allontanandosi dalla capitale.

1. Si comincia nella prefettura di Niigata, dove a partire dal 13 luglio 2024 la straordinaria Triennale d'Arte di Echigo-Tsumari celebra con orgoglio il suo 25º anniversario, un quarto di secolo di innovazione artistica che ha caratterizzato il panorama culturale dal 2000. In questa nona edizione, oltre alle opere permanenti che nel corso degli anni hanno plasmato il territorio, si aggiungono creazioni inedite di oltre 70 talentuosi artisti.

Fra essi, si segnala l’installazione "Wild Foam Foam" (野泡泡) di MAD Architects, rinomato studio di progettazione architettonica con sede a Pechino, un'opera costituita da bolle giganti che emergono dalla struttura della "China House”; la mostra dei disegni dell'indimenticato Ilya Kabakov, recentemente scomparso; le imponenti installazioni all'aperto attraverso le quale Yukihisa Isobe rievoca i ricordi dei villaggi ormai scomparsi.

Il fascino della Triennale si svela sia di giorno che di notte, offrendo esperienze uniche come la possibilità di pernottare nella Casa della Luce di James Turrell, della quale abbiamo già scritto, e di mangiare al suggestivo ristorante performativo Kamigo Clove Theatre.

2. Il guru dell'arte contemporanea giapponese, Takashi Murakami, laureato in pittura tradizionale giapponese, torna a partire dal 3 febbraio nella città eterna dell'arte, Kyoto, per confrontarsi con i suoi antichi maestri, che sono stati per lui fonte di ispirazione.

Nella mostra Murakami mette due enormi opere-paraventi a confronto con le opere dei maestri Iwasa Matabei e Soga Shohaku, reinterpretando e ampliando il vocabolario visivo ereditato dai suoi predecessori.

Protagonista indiscussa è la sua versione della "Heian-kyō”, nome con il quale era nota Kyoto fino alla metà del XIX° secolo, nonché per oltre mille anni capitale del Giappone antico, protetta dai quattro guardiani divini (Seiryu, Byakko, Suzaku, Genbu). Un omaggio alla storia di Kyoto che fa da sfondo alle opere, unendo il passato al presente in una rapsodia cromatica e concettuale.

Una mostra in cui si può viaggiare avanti e indietro nel tempo, esplorando al contempo la storia e i suoi influssi sull’arte contemporanea giapponese.

3. Nella prefettura di Okayama, il 28 settembre 2024 s’inaugura un nuovo festival d'arte, il Forest Festival of Arts, che permette ai curiosi di esplorare alcune aree poco battute e ricche di interesse. Guidato da Yuko Hasegawa, direttrice del Museo di Arte Contemporanea del 21° secolo di Kanazawa, il progetto abbraccerà sei affascinanti località, dal Castello di Tsuyama fino alle suggestive Kagamino, Niimi e Okutsu, connotate da ambienti naturali di straordinaria bellezza, come la maestosa Gola di Okutsu o la Grotta di Makido.

Un'eclettica lista di artisti darà vita al festival, tra cui il geniale arrangiatore floreale Atsunobu Katagiri, l’attore e ballerino Mirai Moriyama e l'acclamata architetto Kazuyo Sejima, nonché numerosi artisti internazionali, che arricchiscono con una prospettiva globale l'evento.

4. Chiharu Shiota, noto artista giapponese attualmente residente a Berlino, ritorna nella sua città natale, Osaka, con una grande personale che inaugura il 14 settembre 2024 al Museo d’arte di Nakanoshima, sull’omonimo isolotto al centro della città. Celebre per la sua esplorazione delle complesse tematiche escatologiche, intreccia fili rossi e neri creando forme archetipiche. Attraverso questa tessitura artistica, Shiota lancia domande audaci sull'esistenza e il significato della vita, portando gli spettatori a riflettere profondamente su tali enigmi universali.

5. L’ideale tragitto si conclude infine a Yokohama, dove dal 15 marzo 2024 al 9 giugno 2024 si apre l'ottava edizione della Yokohama Triennale. Questo eclettico festival d'arte urbana, ospitato presso il Museo d'Arte di Yokohama, l'ex filiale della Daiichi Bank Yokohama e il cuore pulsante della città stessa, si presenta con un tema avvincente: “Wildflowers: living “here and now.

L'ispirazione per questa edizione proviene dalle parole di Lu Xun, celebre scrittore cinese il cui lavoro “Erbe selvatiche” (野草) è un inno alla resistenza in tempi di cambiamento. In un'epoca di incertezza globale, la Triennale si concentra sull'eroismo quotidiano di coloro che, come i fiori di campo, sono vulnerabili ma lottano con forza per la loro sopravvivenza.

Sono ben 67 gli artisti annunciati, di cui 30 faranno il loro debutto in Giappone. Fra questi Joal Nango, un pastore di renne Sami originario della Norvegia, stupisce con la sua attenzione alla circolazione delle risorse, creando opere effimere utilizzando materiali locali; Lungiswa Gunta, dal Sud Africa, getta attraverso le proprie opere una luce sui temi del patriarcato e del colonialismo, mentre il Gruppo Open, nato in Ucraina nel 2012, si fa portavoce della realtà causata dall'invasione russa attraverso opere che sono autentiche testimonianze della situazione attuale.

Dal Giappone, artisti come SIDE CORE, Yoshinori Niwa e Rieko Shiga contribuiscono con la loro prospettiva unica, offrendo una guida visiva per affrontare i momenti difficili con creatività e resilienza.

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