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L'isola delle camelie

A poco più di un ora e mezza di navigazione da Tokyo, è possibile immergersi in un Giappone inedito, lontano dalla frenesia della metropoli, che richiama le atmosfere più intime dei leggendari capolavori in bianco e nero di Yasuhirō Ozu.

by the Nanban Team

Partendo in giornata dal suggestivo scalo di Takeshiba, che si trova vicino alla stazione di Hamamatsuchō, è possibile salpare con un colorato mezzo ad alta velocità verso le coste dell’isola vulcanica di Oshima, la più grande delle Izu; altrimenti, per gli amanti dei viaggi fatti con lentezza, è possibile recarsi la sera per prendere il vecchio ferry boat che impiega otto ore, dopo una confortevole nottata a bordo.

Cento chilometri di navigazione dopo, lo spettacolo che si offre a chi sia avventura nell’arcipelago è maestoso: il vulcano ancora attivo del Monte Mihara domina tutta l’isola, un tempo meta prediletta del turismo mordi e fuggi degli abitanti di Tokyo in fuga dal caldo della metropoli, oggi sempre più limitatamente oggetto sia del turismo interno, sia di quello straniero.

Il risultato è un luogo esclusivo, ancora intatto e che invita alla pace e alla contemplazione di una natura selvaggia e aspra, ma anche al piacere di un trekking esotico verso la cima del vulcano, una visita facile per chiunque: infatti, volendo, è possibile accedere al cratere del Monte Mihara sia a cavallo, sia in minibus, anche se la maniera più suggestiva rimane l’avvicinamento a piedi, attraverso una delle piste che attraversano il paesaggio lunare dell’isola.

"Oltre 5000 esemplari e 450 varietà di camelie regalano una fioritura mozzafiato, unica in tutto il Giappone"

Se poi capita di poter andare nel periodo compreso fra Gennaio e Marzo, lo spettacolo è a dir poco sorprendente: grazie alle fertili terre vulcaniche, oltre 5000 esemplari e 450 varietà di camelie regalano una fioritura mozzafiato, unica in tutto il Giappone, vero orgoglio dell’isola e oggetto di uno speciale Festival della Camelia (in giapponese, Tsubaki Matsuri), in occasione del quale le donne indossano eleganti vestiti tradizionali.

Le camelie rivestono una grande importanza nell’estetica e, più in generale nella cultura giapponese, e sono da sempre richiamate in composizioni, dipinti e haiku. Ma oltre a ciò, sono anche sfruttate per la produzione di essenze e infusi, nonché per la produzione di olio, un tempo utilizzato per nutrire le chiome delle abitanti dell’isola: oggi, lo stesso olio, viene più prosaicamente adoperato per condire insalate e friggere gustosi tempura di pesce e verdure, che si possono assaporare sull’isola tutto l’anno.
E se il benessere gastronomico e sportivo non fosse sufficiente, è sempre possibile rifugiarsi in uno dei numerosi onsen, i classici bagni termali, un’altra delle straordinarie attrattive di tutto l’arcipelago.

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