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Verso Nord: Aomori

Lontano dai sentieri più battuti, alla ricerca di nuovi orizzonti, di buon cibo, di un cane e molto altro ancora.

by Nanban

Situata in cima all'isola di Honshū, proprio di fronte all’ultima appendice dell’Hokkaido, si trova una città che non incrocia spesso le proprie strade con quelle del turismo: questa cittadina è Aomori, capoluogo dell'omonima Prefettura.

Per quanto piccola possa essere - rispetto a molte altre città del Giappone - Aomori è la destinazione ideale per chi è alla ricerca di una città tranquilla, amichevole e diversa dal solito.

Ultima fermata dello Shinkansen (il celebre treno proiettile) prima di dirigersi verso Hokkaido, è inaspettatamente ricca di attività, sia nella vicina campagna, dove fare escursioni in estate e primavera e poi sciare in inverno, sia in città.

Qualche piccolo ragguaglio, giusto per cominciare a guardarsi in giro.

L'Aomori Museum of Art, dove uno staff deliziosamente abbigliato in uniformi minä perhonen vi introdurrà ad una grande collezione di arte moderna e contemporanea, che vanta fra le sue peculiarità un enorme ciclo di Chagall nonché una delle più grandi collezioni di Yoshimoto Nara, l'artista di fama mondiale originario della vicina città di Hirosaki, con un paio di sculture giganti che suggelleranno l'affare:

Il più famoso si chiama giustamente Aomori-ken (Cane di Aomori)
Si tratta di una colossale scultura di cane, alta 8,5 metri e larga 6,7 metri, collocata in uno spazio all'aperto sul lato ovest del museo. L'Aomori-ken, che incombe sugli spettatori come un Grande Buddha, la cui espressione cambia con le stagioni, è affettuosamente considerato il simbolo del museo.

Un'altra scultura di grandi dimensioni di Nara è una statua in bronzo alta 6 metri denominata Miss Forest, situata all'interno dell'Hakkakudo, un edificio ottagonale in mattoni anch'esso concepito dall'artista. Seduta nel solenne edificio come una presenza immanente, precedente al museo che la circonda, Miss Forest invita i visitatori a un'intima comunione, la stessa che lei condivide con gli elementi che di stagione in stagione ne mutano leggermente il profilo.

Volendo restare all’aria aperta, l’entroterra offre infiniti percorsi partendo dal distretto agricolo montuoso dell'Okiagetai fino a spingersi più lontano verso le montagne di Shirakami, che circondano la più grande foresta vergine di faggi del mondo, dichiarata Patrimonio mondiale dell'umanità.

Fra un ristorante e l’altro, dove assaggiare i migliori pescati del Giappone, vista la tradizione portuale di Aomori, che nasce villaggio di pescatori, una gita infine non può mancare per osservare al tempio Seiryuji (il tempio del dragone blu-verde) un ulteriore, rimarchevole esempio di Buddha gigante, lo Showa Daibutsu, che dall’alto dei suoi 21,35 m, che lo rendono la più grande statua di Buddha seduto in bronzo del Giappone, con il suo sguardo benevolo veglia sulla città.


Una città piccola ma piena di sorprese, trampolino per altre esplorazioni in un’area del Giappone ancora poco esplorata, fuori dagli schemi.

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