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Appunti per un breve tour architettonico di Tokyo e dintorni (I)

Episodio 1: Roppongi Hills e il Mori Museum

by Giacomo Donati

Le Roppongi Hills rappresenta il più grande progetto di riqualificazione urbana in ambito privato nella storia del Giappone.

Sviluppato dal magnate immobiliare Minoru Mori tra il 1986 e il 2003, rappresenta il fulcro di uno sviluppo ad uso misto di 28 acri nel cuore dell'area metropolitana di Tokyo ed è pressoché una città nella città.

©Naoya Fujii

Situato lungo l'arteria autostradale di Roppongi dori, il quartiere offre un mix unico di funzioni strettamente legate al lifestyle, al lavoro, al divertimento, alla cultura, all’apprendimento e alla sperimentazione creativa, con un'idea in mente: portare i suoi abitanti il più vicino possibile a qualsiasi funzione essenziale della città, al fine di per dare loro più tempo libero per se stessi.
Un obiettivo che non è stato davvero raggiunto, essendo Tokyo una città in cui il tempo libero è quasi un irrealizzabile sogno ad occhi aperti.

Con una media di 100.000 visitatori nei giorni feriali, circa 20.000 dipendenti in uffici e centri commerciali e circa 2.000 residenti, il complesso ospita hotel giganteschi, come il Grand Hyatt, una varietà di istituzioni culturali, spazi per uffici, oltre alla West Walk, uno spazio di sette piani progettato da Irie Miyake Architects che collega tre edifici con oltre 200 negozi e ristoranti, un parcheggio per 2.760 veicoli e un’infrastruttura globale, come un sistema di teleriscaldamento e raffreddamento.



Il cuore di Roppongi Hill è il Mori Building, che prende il nome dal già citato sviluppatore Minoru Mori: progettato da Kohn Pedersen Fox con un design chiaramente antisismico, è un grattacielo di 54 piani ad uso misto ed è ancora il quinto edificio più alto di Tokyo con i suoi 238 metri di altezza.

@KPF

L'edificio è utilizzato principalmente per uffici, con 4.500 metri quadrati per piano (lo spazio più grande per piano di qualsiasi altro edificio in Giappone), ma comprende anche negozi, ristoranti e il rinomato Mori Art Museum, situato al 53° piano, che ospita alcune delle migliori mostre in città di arte moderna e contemporanea: il progetto di Gluckman Mayner Architects comprende la hall dell'atrio, il museo d'arte e il Tokyo City View, un belvedere al 52° e 54° piano dove i visitatori possono vedere la città da un punto di vista che la abbraccia interamente a 360 gradi.

Il "museum cone“, una struttura separata alla base della torre, fornisce un ingresso distinto e iconico al museo.
Le gallerie del Museo di Architettura al 52° piano formano una sequenza di spazi focalizzati verso l'interno, mentre le due gallerie di arte e tecnologia, racchiuse da vetri traslucidi, galleggiano sopra il belvedere del 52° piano e si estendono fino allo spigolo dell'edificio, offrendo una vista spettacolare della città.

©chinnian

Infine, proprio dietro l'edificio si trova il Mori Garden, uno dei posti migliori per godersi i ciliegi in fiore a Tokyo, con oltre 70 alberi di ciliegio a fiori rosa pastello e un'illuminazione straordinaria che lo rende uno dei luoghi preferiti per passeggiare di notte durante l’Hanami.

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