Per una ineluttabile legge di attrazione degli opposti, è in Giappone che alla frenesia estrema dei ritmi di tutti i giorni - quasi un cliché dell’immaginario occidentale rispetto al paese del Sol Levante - si oppone una strenua e costante ricerca di spazi di contemplazione e calma, che non significa solamente meditazione e giardini zen, ma si riflette anche in una folta schiera di musicisti che creano melodie più o meno minimali, dall’elettronica alla musica folk, votate a placare il caos che li circonda.