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Stupisci il popolo di Edo e fallo ridere, Kuniyoshi!

Un’interprete unico delle vicissitudini del suo tempo e un’artista che a 160 anni dalla sua morte è ancora in grado di stupirci e mostrare cosa può l’arte in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando.

by Nanban

Fra i maestri dell'ukiyo-e, c'è un’interprete unico delle vicissitudini del suo tempo e un’artista che, a 160 anni dalla sua morte, è ancora in grado di stupirci e mostrare cosa può l’arte in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando.

Questo artista, contemporaneo dei più celebri Hokusai e Hiroshige, è Utagawa Kuniyoshi (1797-1861) e per celebrare l’anniversario della sua morte l’Ota Memorial Museum of Art di Tokyo, riferimento in Giappone per gli appassionati di ukiyo-e, ha organizzato due mostre, una dopo l’altra, per raccontarne le molte sfaccettature.

Allievo della celebre scuola di ukiyo-e Utagawa, Kuniyoshi deve il suo nome d'arte al suo maestro, Toyokuni, del quale prende il secondo carattere del nome d'arte (kuni, 國) e al primo kanji del suo appellativo d'infanzia (yoshi, 芳, da Yoshisaburo).

Il suo successo non è immediato e dopo un primo periodo di insuccessi si fa un nome presso il grande pubblico con la serie "Cento e otto eroi dai detti popolari Suikoden”, 74 disegni che ottengono un enorme successo commerciale e popolare. Da allora, attraversa brillantemente tutti i generi di ukiyo-e, dai musha-e (immagini di guerrieri), a giga (caricature), fūkeiga (paesaggi), bijin-ga (immagini di belle donne), yakusha-e (ritratti di attori kabuki) e immagini per bambini.

Dotato di un spirito dissacrante e al contempo di un’inguaribile ottimismo, Kuniyoshi, come detto, riesce a non perdersi mai d'animo, in un’epoca davvero tormentata.

Mentre iniziava a godere dei favori del pubblico, i fallimenti dei raccolti nei primi anni ’30 dell’Ottocento provocano una terribile carestia, con aumenti vertiginosi dei prezzi dei beni primari, cui seguono disordini in tutto il paese e violenze su una scala mai vista prima. Soltanto la morte di Tokugawa Ienari, shogun straordinariamente longevo noto per la sua licenziosità e per essere stato padre di oltre cinquanta figli, spinge i governanti dell’epoca a prendere provvedimenti, ma anch’essi, ironia della sorte, risultano negativi per Kuniyoshi: le riforme Tenpō, infatti, si pongono l’obiettivo di far fronte alla crisi economica in atto anche attraverso una limitazione degli spettacoli teatrali e del lusso in generale, vietando, fra le altre cose, la diffusione di stampe e disegni di attori e cortigiani, i soggetti preferiti dai collezionisti.
Non solo: anche il numero di colori che si possono impiegare in ciascuna xilografia è limitato a otto, così come sono limitati i prezzi al pubblico.

Ma, come detto, Kuniyoshi non si arrende e trova nelle difficoltà nuovi spunti creativi per portare avanti il suo lavoro.

Uno dei suoi trucchi preferiti era dare sembianze di vario genere agli esseri umani, antropomorfizzando di tutto: gatti (che amava molto), animali, giocattoli, piante.
Gli attori di kabuki diventano quindi pannocchie, le cortigiane passeri e così via, in un caleidoscopio di caricature che lo espongono pericolosamente alle ire dei censori, spazientiti dalle sue continue beffe, al punto che ai rimproveri seguono pure le manette.
Ma senza che ciò gli impedisse di continuare a giocare col fuoco, sfidando le regole e infarcendo le sue opere anche di irriverenti giochi di parole.

Questa duttilità, unita alla straordinaria vivacità del tratto e alla grande inventiva, che trae grande ispirazione dall'arte occidentale, di cui è avido collezionista di stampe, lo accompagnano per tutta la vita, negli ultimi anni della quale ha anche modo di osservare la profonda trasformazione conseguente all’apertura del paese imposta nel 1853 dal Commodoro Matthew Perry e dalle sue "Navi Nere”, che, facendosi strada nella baia di Edo, riportano il Giappone in contatto con il resto del mondo dopo oltre duecento anni di chiusura.

La mostra si divide in due parti: la prima, intitolata Make the Gloomy World Laugh! – Caricatures and the State of Society (Fai ridere il mondo incupito! – Caricature e stato della società), si concentra su giga (caricature) e altre opere intese come critiche sociali; la seconda, intitolata, Astonish the Edo People!: Warriors and Landscapes (Stupisci il popolo di Edo!: Guerrieri e paesaggi), presenta una selezione di paesaggi realizzati da Kuniyoshi e le sue stampe di guerrieri, probabilmente la parte più famosa della sua opera. Per chi si trovasse a Tokyo, da non perdere.

Ota Memorial Museum of Art, Tokyo
Make the Gloomy World Laugh! – Caricatures and the State of Society
4-26 Settembre 2021
Astonish the Edo People! – Warriors and Landscapes
1-24 Ottobre 2021

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