Lunghe giornate per templi e giardini zen. Ma sotto la patina più celebrata, la città custodisce un’altra anima, più informale e vivace, altrettanto intensa e sterminata, un magma di locali che è impossibile conoscere fino in fondo, anche a viverci: osterie dove si mescolano la convivialità del sake e la raffinatezza della cucina locale, ma anche wine bars italiani e francesi, in una città che ama anche gustarsi la vita.
Blanka (ブランカ) è una creatura strana e affascinante: a metà tra izakaya, trattoria asiatica e locale di tendenza. La cucina, tra spezie e sapori esotici, sorprende per la libertà creativa. Dall’iconico “caffè awamori” (un mix altamente alcolico che si beve come fosse un caffè freddo _ e per questo da ordinare con prudenza) ai sour casalinghi con frutta fresca come hebesu (un piccolo agrume giapponese) e arance rosse, tutto è pensato per incuriosire. Ma il momento clou è dopo le 21, quando il proprietario annuncia: “Chi vuole del riso?”, pronto a servire riso appena cotto con contorni da favola.