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Appunti per un breve tour architettonico di Tokyo e dintorni (II)

Episodio 2: Ginza, il vivace cuore pulsante della moda e del commercio di alta classe in città

by Giacomo Donati

L’identificazione di Ginza quale centro culturale e commerciale è stata definita 400 anni fa, quando il governo dell'allora leader nazionale, lo shōgun Tokugawa Ieyasu, ha determinato di stabilire nel quartiere fiorenti attività bancarie. Sopravvissuto al Grande Terremoto del Kantō del 1923 e al Secondo Conflitto Mondiale, seguito dall’occupazione statunitense, il quartiere di Ginza è stato sin dal dopoguerra lo scenario ideale per la sperimentazione di numerosi architetti provenienti da tutto il mondo, grazie al preciso sviluppo urbanistico della zona, caratterizzato da strade dritte che si intersecano a griglia.

Per questo a Ginza si trovano alcuni degli edifici di architettura moderna e contemporanea più interessanti della città, tra i quali è possibile annoverare:

1. La Maison Hérmes
Tra le numerose boutique in tutto il mondo, questa è la prima costruzione edificata da zero per una boutique Hérmes. Leggenda vuole che l'edificio sia stato ispirato dalla "Casa di vetro" progettata da Pierre Chareau, designer francese Art Déco. Puntando sulla trasparenza, Renzo Piano ha progettato questo edificio come una grande lanterna piena di luce, utilizzando blocchi di vetro per le pareti esterne. Mentre la parete di vetro lascia penetrare la luce del sole all'interno, l'edificio stesso brilla all’esterno come una lanterna, sia attraverso la luce naturale durante il giorno, sia con quella artificiale dopo il tramonto. 15.000 elementi quadrati in vetro di 45 cm per lato, interamente realizzati a mano in Italia e tutti diversi fra loro, veicolano il senso di artigianalità strettamente legato al marchio, in una sintesi perfetta.

2. Louis Vuitton Building
Essendo il Giappone il suo più grande mercato, quando si è trattato di sostituire il proprio flagship store di Ginza - già di per sé un impressionante esemplare di architettura, fatto com’era di enormi lastre di pietra opaca riccamente elaborate - Louis Vuitton ha voluto spingersi oltre, segnando il quartiere con un edificio altamente iconico, compito non facile in un tale ambito.
Louis Vuitton ha dunque affidato a Jun Aoki il compito di ridisegnare il proprio precedente progetto e il risultato è un edificio decisamante futuristico, con una facciata ondulata perlescente che imita l'effetto dell'acqua in movimento e che riflette le immagini e le luci circostanti in una continua e sorprendente evoluzione.

3. Mikimoto Ginza 2
Tra i tanti edifici unici e glamour della zona, il secondo edificio di Mikimoto a Ginza si distingue subito per il suo design. L'architetto giapponese Toyo Ito lo ha progettato utilizzando la nuovissima (per l’epoca) tecnica costruttiva denominata steel plate construction, che ha consentito al muro esterno di sostenere l'intero edificio, rendendo possibile la realizzazione di finestre sparse ovunque, anche agli angoli, inquadrate da una luminosa facciata di colore rosa perla, che fa apparire l'edificio come un lussuoso portagioie proveniente da un mondo fantastico.

4. Spazio Brera
Questo edificio del leggendario architetto Kisho Kurokawa ospita una lussuosa boutique italiana di cioccolato e gioielli ed è un meraviglioso esempio di architettura frattale. Osservare l’intera altezza di dieci piani fino alla cupola di vetro che ne connota la hall è sicuramente una visione unica nel suo genere.

5. De Beers Building Ginza
Un altro famoso architetto giapponese, Jun Mitsui, ha progettato la prima boutique asiatica della maggiore azienda di diamanti al mondo. I pedoni non possono fare a meno di alzare lo sguardo e scatenare le fotocamere dei propri cellulari quando passano davanti a questo edificio a causa della forma sinuosa dell'edificio che ricorda decisamente un'opera d'arte di Salvador Dalì. Il concetto di Mitsui era massimizzare il riflesso della luce da diverse direzioni per tutto il giorno, proprio come fa un diamante e anche in assenza di trasparenze l’intento pare raggiunto.

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