Infine, a tale collezione furono aggiunte alcune altre ciotole, secondo gli stessi principi, ma con una piccola, grande differenza: le nuove ciotole provenivano ancora da alcune delle regioni più rinomate in cui si produce la ceramica giapponese e con le medesime proporzioni, ma questa volta l’idea era che fossero realizzate a mano una ad una da alcuni dei più celebri laboratori di ceramica Karatsu (Prefettura di Saga) e Mino (Prefettura di Gifu), le quali hanno avuto un profondo coinvolgimento nella cultura della cerimonia del tè, che di per sé ha dato un grande contributo allo sviluppo della cultura della ceramica in Giappone.
E la finitura non era più in bianco, ma ricorda i colori che appartengono a ciascuna zona di produzione e nessuna ciotola è uguale all'altra, in quanto ci possono essere piccole differenze a seconda della gradazione raggiunta dal forno, del tempo, della stagione e così via.
Un viaggio affascinante, una ciotola alla volta, un progetto che porta a casa un piccolo, straordinario mondo.